Una settimana (da oggi fino al 22 febbraio), quattro continenti, l'idea di "esplorare l'apertura in un mondo conneso e collaborativo", analizzando l'impatto economico, sociale e culturale dei social media e del networking. E' l'idea alla base della Social Media Week, che prende il via oggi con una serie di eventi, molti dei quali trasmessi in streaming online, a New York, Miami, Washington Dc, Copenhagen, Amburgo, Milano, Parigi, Singapore, Tokyo e Lagos. Durerà fino al 22 febbraio.
Arrivata al suo quinto anno (la prima edizione si è tenuta nel 2008), ha una settimana "gemella" in settembre. L'anno scorso a circa 1.000 eventi in 17 città avevano partecipato oltre 66.000 persone, oltre alle centinaia di migliaia che avevano seguito online. "Poche città sono fonte di ispirazione come New York", che ospita una lunga serie di eventi e incarna in modo perfetto il concetto di "open and connected", lo slogan di quest'anno, ha detto Toby Daniels, organizzatore dell'iniziativa, colpito da "un incredibile esempio di come si possa collaborare in tempi di crisi".
Se Google gioca la parte del leone, con gli esperti di Google+ che offrono lezioni online utilizzando la chat live Google Hangouts, vari altri media hanno investito tempo e denaro per coinvolgere i lettori nelle proprie "comunità" online. E' il caso del Washington Post e dell'Huffington Post, che hanno lanciato piattaforme live. Atteso anche il dibattito sulla libera informazione su Internet che sarà tenuto da Eli Pariser di Upworthy e Alexis Ohanian di Reddit.
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