sabato 13 aprile 2013

Mandava foto nudo su Twitter: ora vuole diventare sindaco di New ...


ROMA - Se Roma ha Cicciolina, New York risponde con Anthony Weiner. Non avrà certo un passato da pornostar, eppure il quarantottenne politico americano, intenzionato a candidarsi per la poltrona di primo cittadino della Grande Mela, conserva nell’armadio un proverbiale scheletro molto imbarazzante e decisamente a luci rosse. Nel 2011, infatti, quando era deputato della Camera, eletto tra le file dei Democratici, Weiner era incappato in uno scandalo a sfondo sessuale: tramite il suo account Twitter inviò foto sexy ad alcune giovani ragazze, tra cui una in cui lasciava intravedere il suo pene eretto. Dopo le iniziali e poco convincenti smentite, giustificate con la teoria del complotto politico - già allora il suo nome circolava insistentemente tra i papabili per la corsa a sindaco di New York- , la confessione non tardò ad arrivare, tra le lacrime e con tanto di dimissioni dal Congresso. Carriera finita, pensarono un po’ tutti, e di fatto negli ultimi due anni l’esponente democratico, nell’occhio del ciclone come forse, recentemente, è capitato solo a Bill Clinton, era finito tristemente ai margini.


L’inaspettato ritorno, ammesso che si possa concretizzare visto anche che per l’ufficializzazione della sua nuova discesa in campo c’è tempo fino a giugno, sarebbe merito anche e soprattutto di Huma Abedin, collaboratrice dell’ex Segretario di Stato Hillary Clinton ma soprattutto sua moglie dal 2010. Una relazione multietnica, lei è musulmana, lui ebreo, e così salda da resistere allo scandalo. La Abedin, infatti, è sempre stata vicina al marito e oggi la coppia si gode il figlio Jordan Zain, nato nel dicembre del 2011, proprio nei mesi successivi alla bufera. Prima del “fattaccio”, la loro era un’unione senza macchie, sempre da copertina ma solo in senso positivo: Weiner era uno degli astri nascenti del Partito Democratico e Huma non aveva avuto ancora a che fare con il lato più nascosto e hot del consorte.


Nella copertina dedicatagli dal New York Times Magazine, che ha intervistato il politico, strappandogli l’annuncio della probabilissima candidatura , i due si tengono per mano, uniti (almeno apparentemente) come non mai. I più maliziosi sostengono che sia esclusivamente il primo passo in vista dell’imminente campagna elettorale. D’altronde Weiner ha sempre subito il fascino della Grande Mela: nel 2005 il sogno di diventare sindaco fu stoppato alle primarie, mentre nel 2009 si ritirò all’ultimo momento. Per adesso, non considerandosi - e come dargli torto! - tra i favoriti, ha fatto sapere di aver dato mandato ad alcune società di sondaggio di testare le sue chance di successo; chiede una seconda opportunità: “Per me è il momento: ora o forse mai più". Chissà se i cittadini di New York sono disposti a dargliela.






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