Costi per 18 milioni di euro; ricavi pubblicitari netti per 20 milioni 140 mila euro; incasso da vendita biglietti dell’Ariston 600 mila euro; totale dei ricavi netti 20 milioni 740 mila euro; e utile 2 milioni 740 mila euro. Archiviato il bilancio economico di Sanremo, in Viale Mazzini è già tempo di pensare all’edizione 2015 del festival per recuperare i circa tre milioni di audience lasciati sul terreno della concorrenza. L’arduo compito è affidato a Giancarlo Leone. Sulla conduzione il direttore di Rai1 farà da solo: in cima ai suoi sogni c’è “il fuoriclasse assoluto” Fiorello: “Se dice sì passa davanti a tutti”. Tornando con i piedi per terra, la sua prima scelta sarà ancora Fabio Fazio, se ne avrà voglia ha un mesetto di tempo per presentare un progettino al quinto piano. Sul secondo gradino del podio Carlo Conti, “un grande professionista, un uomo tranquillo”.
Ma per la formula della kermesse, forte dei suoi 30 mila followers, Leone si sta affidando a Twitter. E il responso è già abbastanza chiaro. Il popolo social vuole ancora cinque serate; chiede big e giovani in serate diverse e con una sola canzone; e per quello che riguarda la scenografia, tanto criticata, la vuole in primo piano e non sullo sfondo. Sì, inoltre, al dopo festival in tv; e per la giuria un sistema misto di voto con giurati esperti senza rinunciare al televoto e naturalmente alla giuria social. Proprio un bel progettino. Chissà che anche Fazio non sia tra i 30 mila followers di Gianka.
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