giovedì 20 marzo 2014

È la giornata della felicità, ma su Twitter Venezia è la città più triste

Una ricerca di «Sentimeter» analizza il grado di felicità nei tweet di tutto il Paese. E Venezia è risultata la città più triste d’Italia, seguita da Imperia e Padova





VENEZIA. «Com’è triste Venezia», cantava Charles Aznavour. Ed è effettivamente il capoluogo veneto la città più infelice d’Italia. Almeno secondo i dati di «Sentimeter», un gruppo di ricercatori dell’Università di Milano che gestisce un blog sul «Corriere delle Sera» e che ha analizzato il «sentiment» dei tweet provenienti da tutta Italia elaborando una classifica delle città più o meno felici. Venezia è la prima in questa triste classifica con il 48% di «cinguettii» che esprimono gioia e allegria. Tra la città più felici d’Italia ci sono Genova (75,5%) e Cagliari (75,1%).


Oggi è la giornata della felicità. La ricerca è stata resa pubblica perché si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale della felicità, istituita nel 2012 dall'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite allo scopo di riconoscere il benessere e la felicità quali aspirazioni universali della persona umana e dunque obiettivi fondamentali delle politiche pubbliche. Secondo le parole dell'Assemblea Onu «il perseguimento della felicità è al centro degli sforzi umani. Le persone in tutto il mondo aspirano a condurre vite felici e appaganti, libere dalla paura e dal bisogno e in armonia con la natura».


Eppure, spiega lo psichiatra David Sack, del board certified in Medicina e Psichiatria delle Dipendenze in Usa, sulla rivista americana Psychology Today, non tutti vogliono essere felici, ci sono anche persone «drogate» di infelicità, persone che trovano sempre qualcosa per cui essere insoddisfatte o infelici e fanno a gara con amici e colleghi per mostrare che la propria vita è sicuramente più complicata e infelice della loro.


20 marzo 2014


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