mercoledì 30 ottobre 2013

Sempre di più le imprese che si 'arrendono' ai social media - ArezzoWeb.it


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Pubblicata martedì 29 ottobre 2013, 17.40


Roma, 29 ott. (Labitalia) - Le imprese, sia italiane che straniere, si stanno arrendendo ai social media. Un'indagine realizzata da Easynet global services e Ipanema technologies rivela, infatti, che, rispetto allo scorso anno, le aziende stanno bloccando un minor numero di applicazioni social media. Il numero di ceo e responsabili It che vietano l'utilizzo di Facebook all'interno delle loro aziende è diminuito del 15% rispetto al 2012 (del 26% in Italia), mentre il blocco di YouTube è diminuito del 17% (11% nel nostro Paese). "I social media -sostiene Thierry Grenot, executive vice-president di Ipanema Technologies- offrono grandi vantaggi per le imprese, per questo i responsabili It stanno alleggerendo i controlli. La sfida per i dipartimenti It ora, però, è quella di garantire che il traffico dei social media sia gestito in modo efficace e senza impattare sulle prestazioni delle applicazioni business-critical"."Un'esplosione di dipendenti -afferma- che accedono a contenuti video di YouTube o che condividono foto attraverso Facebook può provocare un traffico sulle reti aziendali più intenso di quanto queste possano supportare e bisogna prendere in considerazione la necessità di dare priorità al traffico delle applicazioni davvero indispensabili per la produttività degli utenti e dell'azienda". Le istanze del blocco dei social media sono più comuni negli Stati Uniti, con il 69% delle imprese che limitano l'accesso del personale a Facebook e il 65% a YouTube. Rispetto alla media dei paesi presi in esame, le aziende statunitensi limitano l'accesso più frequentemente a tutte le applicazioni, ad eccezione di LinkedIn. "E' un sollievo -fa notare Lisa Myers, ceo di Seo & Social media agency verve search- vedere che sono diminuiti i ceo-responsabili It che bloccano l'accesso ai siti di social media. E' altresì ingenuo pensare che i dipendenti siano più produttivi una volta bloccate queste applicazioni, che sono parte della vita di tutti nel 2013. Inoltre, è irrealistico pensare che, impedendo l'accesso ai social media dalle reti aziendali, i dipendenti non vi accedano comunque, tanto più che il 60% degli utenti di telefonia mobile nel Regno Unito (62% in Italia) possiede uno smartphone con cui accedere ai social ogni volta che lo desidera"."Qualsiasi applicazione -aggiunge Christophe Verdenne, managing director di Easynet per il Sud Europa- in grado di migliorare la produttività deve essere adeguatamente supportata dal dipartimento It. E i social media non fanno eccezione. Il fatto che i responsabili It stiano mostrando apertura verso le applicazioni social è un segnale importante, e sono convinto che molti di loro stiano adottando misure per proteggere le prestazioni dei sistemi business-critical come Erp, Crm o Unified communications. Ci stiamo impegnando per offrire la massima visibilità delle applicazioni nelle reti dei nostri clienti in modo che possano comprendere cosa sta succedendo e attuare le misure opportune per garantire la piena funzionalità delle applicazioni critiche, anche generando traffico secondario".


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