Le pornostar sbarcano sui social media, per mostrare un volto più umano e meno hot. In alto James Deen, a sinistra la colta Kayden Kross. A destra la “ragazza di Internet” Dana De Armond
Molti attori hard di nuova generazione hanno iniziato a usare i social media come canale promozionale per raggiungere il pubblico di massa. Dal giovanissimo idolo delle teenager James Deen all’“Internet girlfriend” Dana DeArmond
Non è solo una questione di centimetri. Nel mondo iper-competitivo dell'industria a luci rosse, le pornostar devono saper usare anche i social media: sono loro che possono fare la differenza fra un attore o un'attrice in auge e uno in declino. Secondo Dan Miller, direttore esecutivo della rivista Xbiz, dedicata all'industria a luci rosse, il 90% dei porno attori adopera Twitter per ampliare i confini del proprio pubblico; alcune case di produzione di film per adulti tengono persino dei seminari per i loro interpreti, per spiegare come adoperare al meglio il sito di microblogging.
James Deen - Prendiamo una delle rivelazioni degli ultimi anni, il porno divo James Deen, nome d'arte del ventiseienne Bryan Rothstein. Si è ricavato una nicchia tutta per sé in questo genere di cinema grazie al suo aspetto gentile e comune, da “ragazzo della porta accanto” in forte contrasto coi soliti Big Jim palestrati che pullulano nel settore. È il tipo capace, fra una copula e l'altra, di abbracciare e sbaciucchiare la sua dolce metà, guadagnandosi così la venerazione di migliaia di ragazzine adolescenti che raccolgono i suoi memorabilia online, specie su Tumblr.
Deen parla con suo pubblico su Twitter, dove può vantare oltre 65.000 fan. È, o sembra, spontaneo, informale nei suoi messaggi in 140 caratteri dove parla del suo lavoro e della sua vita quotidiana, cosa che contribuisce a rafforzare la sua immagine di persona accessibile e alla mano. Tanto da riuscire, come l'italiano Rocco Siffredi, a superare il solco fra cinema porno e cinema d'autore: nel 2013 uscirà The Canyons, una produzione hollywoodiana dove il nostro recita accanto a Lindsay Lohan.
Come ha spiegato alla CNN: “Twitter ha molto a che fare con il passaggio al mainstream. La gente mi vede lì e dice: non è una porno star, è un bravo ragazzo”. Deen insomma è riuscito, senza leggere tanti manuali – probabilmente – a fare quello che tutti i consulenti di social media marketing consigliano ai propri clienti: comunicare i maniera diretta coi consumatori, senza troppi filtri o barriere. Un atteggiamento che paga, come hanno scoperto anche altri suoi colleghi.
La “ragazza di Internet” - Dalla nota attrice hard April O'Neil, che twitta tantissimo e sembra assai consapevole delle possibilità del mezzo a quella che si definisce “la ragazza di Internet”, Dana De Harmond; per lei, l'industria del porno è un “animale in continua evoluzione, che richiede oggi un approccio più personale da parte dei performer”. Il che significa essere disposti a mettersi in gioco sui social network: scherzare e non prendersi troppo sul serio, anche quando dietro quest'apparente frivolezza c'è una buona dose di calcolo.
Cultura porno - Cosa da cui sembra abbastanza immune Kayden Kross, un curioso (almeno rispetto agli stereotipi comuni) tipo di pornodiva che ama i cavalli e i romanzi di David Forster Wallace e Don De Lillo, passioni che condivide con quasi 140.000 follower. Twitter l'ha aiutata a vincere la timidezza, racconta, e realizzarsi come persona e come professionista.
E Siffredi? - Rispetto ai colleghi americani il Rocco nazionale appare un po' arretrato, con solo 2.600 follower su Twitter e 536 like sulla sua pagina Facebook. Tutto qui, Rocco? E non dire, proprio tu, che le dimensioni (dei fan) non contano...
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