Incontinenza, perché parlare di ironia appare davvero eccessivo. Twitter (o meglio sarebbe dire “l’uso sconsiderato di…”) ha fatto un’altra vittima. Stavolta si tratta di Matteo Pinci, giornalista di Repubblica, già assurto alle cronache per un articolo pubblicato sul sito qualche giorno fa sulle “imminenti dimissioni” di Antonio Conte, che mentre dialoga con altri colleghi sul popolare social network si lancia in un improvvido cinguettio nella disfida Zeman - Carrera.
Come noto è stato John Elkann a riaprire lo scontro con il tecnico tornato alla Roma qualche settimana fa: “Ha vinto più Carrera in una partita che il boemo in una carriera”, un’uscita pesante, ma che rimane nell’ambito del duro scontro dialettico a distanza fra il tecnico giallorosso e la sua storica nemica (almeno sui giornali, per il campo di confronti decisivi ce ne sono stati pochi), la Juventus.
Luca Valdisseri, collaboratore del Corriere della Sera che segue fra gli altri la Roma, risponde sarcasticamente ad Elkann: “Non solo Carrera ha vinto più di Zeman, ma ha lanciato ai massimi livelli Signori, Totti, Insigne…“.
La risposta di Matteo Pinci è agghiacciante: “…E in più non ha ammazzato nessuno…“.
Il riferimento, per quanti non lo avessero colto, è all’incidente stradale avvenuto nella notte fra il 31 dicembre 2010 e il 1 gennaio 2011 sull’autostrada A4. Due ragazze morirono a seguito del tamponamento fra la loro auto, rimasta coinvolta in un precedente incidente e bloccata in mezzo alla carreggiata, e la Mercedes di Massimo Carrera, attuale “sostituto” dello squalificato Antonio Conte sulla panchina della Juventus.
Il buonsenso, ma soprattutto il buongusto, suggerirebbero di evitare riferimenti del genere all’interno di una polemica “pallonara”. Sul caso è tutt’ora pendente un processo, Carrera è accusato (insieme agli altri due uomini che urtarono l’auto delle due ragazze decedute) di concorso in omicidio colposo. Le perizie hanno stabilito che l’ex capitano dell’Atalanta guidava entro i limiti di velocità e non aveva bevuto oltre la soglia degli 0,5 g/l che fa scattare la guida in stato di ebbrezza.
La pubblica accusa ritiene comunque che, al contrario di quanto sempre sostenuto da Carrera, ci fossero le condizioni per vedere l’auto ferma in mezzo alla corsia e la mancata frenata dell’ex calciatore si configurerebbe in un reato.
Per Pinci la figuraccia è assicurata. Dopo essere stato costretto a vedersi pesantemente tagliato l’articolo in cui parlava del possibile licenziamento (o dimissioni) di Conte ecco venir fuori il lato da “curvaiolo” che un giornalista dovrebbe riuscire quantomeno a trattenere, in un contesto pubblico come Twitter.
Pinci fa parte del team di opinionisti della trasmissione locale “La Signora in Giallorosso“, ed evidentemente ha particolarmente a cuore la causa della Roma e di Zeman, ma tirare in mezzo una tragedia, fra l’altro dai contorni ancora tutti da chiarire, all’interno di una polemica comunque “sportiva” per prendere le parti di un allenatore molto amato dal Pinci “tifoso”, è surreale.
Al di là delle puerili polemiche sulla partigianeria a tinte giallorosse del quotidiano La Repubblica (di per sé ingiustificate, ogni giornale sceglie i suoi cronisti sportivi), la “battuta” di Pinci è esecrabile sotto tutti i punti di vista.
Evidentemente deve essersene reso conto pure lui: il suo account Twitter al momento non risulta disponibile, che l’abbia cancellato lui stesso?
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