ROMA - «Vai al nord e dici da dove vieni col sorriso». Il nativo digitale Breath digita su Twitter il cinguettio e crea il canale Seideroma. Dopo qualche secondo un collega virtuale romanissimo rilancia, «Sesei de Roma, cominci a non ricordare più se esistano parole senza doppie: febbraio, fabbrizio».
In pochi minuti l’hashtag #seideroma inonda il web segnalando vizi e virtù della Capitale, dando il via alla sfida dei dialetti sul web. E’ successo ieri mattina, quando Twitter, il social network da 140 battute, ha iniziato a cinguettare prima in romanesco, poi in napoletano, calabrese, marchigiano e siciliano. Il media globale per eccellenza, trampolino di lancio per battaglie sociali mondiali (dalla rivoluzione verde iraniana alla lotta degli indignados spagnoli) sembra fare aver fatto un passo indietro, trasformando la piattaforma di condivisione in uno strumento di diffusione per quell’esercito di cinguettii che riscopre le radici della cultura della propria terra.
Frasi dette dalle nonne, filastrocche, passi di canzoni, tutte rigorosamente scritte sul web in dialetto. Una sfida, quella su Twitter, che al momento sembra vedere come protagonisti soprattutto gli utenti del Centro Sud. I siti che segnalano la top ten degli hashtag hanno iniziato a rintracciare prima l’hashtag #seideroma, poi #seisiciliana, #seimarchigiana, #seicalabrese, #seidinapoli. I romani del web non hanno dubbi: tra le canzoni più citate, rappresentative della città eterna, c’è Roma n'fa la stupida stasera. «Se l'hai letto la frase cantando re-tweetta (rilancia sul web n.dr.)iol canale seideroma» il messaggio dell’utente Balena spiaggiata.
I nativi digitali capitolini fanno anche un po’ di autocritica. Harryswhiteass digita «se famo sempre riconosce!». Ma su Twitter scivolano via anche i ricordi familiari «Sei de roma se tu’ padre e tu’ madre te minacciano dicendo: come te ho messo ar mondo te ce levo» scrive proudofharold. Dopo qualche ora il canale #seideroma è inondato di messaggi che segnalano l’orgoglio romano a tutti i costi («se te ne vai ar nord e parli ’n dialetto, sei e sarai sempre fiera de esse romana de roma») e l'immancabile esaltazione del bomber giallorosso: «Sei de Roma se il tuo Capitano é solo uno: Francesco Totti».
Tra i luoghi della capitale più citati e più rappresentativi di Roma il Colosseo, tra le abitudini più diffuse «il sabato pomeriggio a fare shoppinge in via del Corso». I romani di Twitter non dimenticano però la periferia: «Sei de Roma se magni er panino dallo zozzone sulla Salaria». La sventura più citata e condivisa? «Se sei de roma stai per ore incanalato ner traffico der Raccordo».
Qualche secondo dopo la creazione dell'hashtag #seideroma è arrivata la prima risposta. A lanciarla è l'utente Fight for you che crea il canale #seseicalabrese («Capiscisti? capiscetti, capiscetti» e poi, tra le più divertenti, «sei calabrese se tua mamma invece del buongiorno ti chiede se hai mangiato». Arriva il marchigiano («voli na fetta de pà co lo ciavuscolo?») e il napoletano con #seidinapoli. Agguerriti i siciliani che digitano: «U dialettu rafforza u concetto u capisti»?. Arriva anche la Puglia con il tweet ironico «Voi avete le telecamere di sorveglianza, noi abbiamo le vecchiette affacciate costantemente ai balconi 24 ore su 24».
La sfida dei dialetti su Twitter è continuata per ore, anche se con qualche critica. «I primi tre canali più cliccati oggi sono #seideroma #seicalabrese #seiveneto. Strano. Pensavo che almeno oggi fossimo tutti bolognesi» scriveva ieri Tiziana, riferendosi al triste anniversario della strage di Bologna.
laura.bogliolo@ilmessaggero.it
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