Dopo il grande successo riscosso da Facebook, anche Twitter ha annunciato la volontà di quotarsi in borsa. Il mercato di riferimento sarà ovviamente Wall Street, anche se il noto social network ha una penetrazione mondiale e con ogni probabilità attrarrà investitori da tutto il mondo.
Le voci che si erano rincorse sul collocamento nel mese di settembre ora sono realtà, con il management che ha depositato il prospetto per l’Ipo. A questo punto, la società avrà tre settimane di tempo per avviare il road show. L’obiettivo, fanno sapere alcune fonti giornalistiche, è quello di approdare ufficialmente sui listini entro la fine del mese di novembre. All’interno del mercato Usa non ha ancora chiarito di quale indici andrà a far parte (Nyse, Nasdaq, ecc..).
Intanto al società ha presentato il rendiconto relativo al 2012 che presenta ricavi per 317 milioni di euro ed una perdita di 79 milioni di euro. Crescono però a dismisura il numero di utenti attivi, che al mese raggiungono quota 215 milioni. A curare l’operazione come advisor saranno le principali banche Usa: Goldman Sachs, Morgan Stanley, JPMorgan Chase, Bank of America Merrill Lynch, oltre che la tedesca Deutsche Bank.
Sulle modalità dell’Ipo si vuol evitare quanto accaduto a Facebook, eccessivamente sopravvalutata in sede di collocamento, tanto da poi segnare un crollo repentino nelle sedute successive alla quotazione in borsa per poi nuovamente recuperare. L’intenzione è invece quella di una partenza con basso profilo, per dar modo a fans ed investitoridi entrare a multipli non eccessivi e vedere poi un apprezzamento in conto capitale del proprio investimento con meno difficoltà.
Nel documento di presentazione il management ha sottolineato come il social network oggi è quello maggiormente utilizzato dalle persone più note come calciatori e sportivi in generali, cantanti, star, politici, ecc.. sottolineando come lo stesso Barack Obama nel 2012 annunciò la propria vittoria alle elezioni proprio attraverso un tweet, che raggiunse ben 25 milioni di visualizzazioni.
Anche altri eventi, molto negativi, sono stati fotografati da Twitter. Come il terremoto in Giappone e conseguente disastro di Fukushima, in cui i cittadini si rivolgevano al social network per conoscere la portata dei disastri. Anche l’amato Papa Francesco è tra quelli più seguiti al mondo.
A questo punto in attesa di conoscere a quali multipli verrà effettuata la quotazione e poter esprimere un parere sull’attrattività o meno del possibilità investimento, cresce l’attesa di fans e analisti.
Vincenzo Colonna
Analista finanziario
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