Anche Twitter arriva in borsa. Dopo che lo scorso settembre il celebre social network aveva (letteralmente) twittato di voler arrivare a Wall Street, ora la dirigenza ha presentato la sua IPO, ovvero l’Offerta Pubblica Iniziale con cui l’azienda intende partire. Si tratta di una cifra naturalmente molto importante, ovvero un miliardo di dollari.
Ora partiranno alcune procedure burocratiche e solamente al termine di queste il titolo sarà ufficialmente quotato. La presentazione dell’IPO, comunque, ha di fatto aperto una finestra sui conti del social network, attirando così l’attenzione di molti operatori del settore. Tutto questo nonostante l’effettiva quotazione, come detto, avverrà solamente in futuro ancora da precisare, per quanto la società stessa si sarebbe detta fiduciosa di essere già a buon punto in tempo per il Giorno del Ringraziamento. Per quanto riguarda i dati finanziari veri e proprio, Twitter ha chiuso ufficialmente il 2012 con dei ricavi per 317 milioni di dollari e una perdita complessiva di 79 milioni. Sembrerebbe andare persino meglio quest’anno, dato che il primo semestre si è chiuso con 253 milioni di ricavi e 69 milioni di rosso. Il tutto per un numero di utenti che non può certo paragonarsi a quello di Facebook, ma che comunque finisce per coinvolgere ben 215 milioni di account attivi al mese.
La documentazione usata da Twitter per sbarcare in borsa ha anche svelato una serie di “aneddoti” molto interessanti, usati dalla stessa casa per promuovere il suo valore. Ad esempio, Twitter è stato usato dal presidente degli USA Barack Obama per annunciare il suo secondo mandato nel 2012, oppure è stato protagonista del primo report amatoriale dell’attacco ad Abbottabad in Pakistan al nascondiglio di Osama Bin Laden. Insomma, uno strumento ormai diffuso in tutto il mondo e in tutti i settori, che in futuro punta a divenire ancora più grande.
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