Le voci si stanno facendo sempre più insistenti: Twitter starebbe lavorando con alcuni produttori di Hollywood per lanciare sul proprio sito di microblogging diverse serie tv originali. Secondo quanto scrive Ad Week, il social network potrebbe addirittura lanciare uno di questi progetti prima della fine dell’anno, dal momento che Twitter avrebbe già incominciato a presentare tale idea ad un gruppo selezionato di potenziali inserzionisti pubblicitari. Dal canto suo, come di consueto, Twitter ha rifiutato di commentare l’indiscrezione.
Ma altre coincidenze sembrerebbero confermare tali rumour. La filiale britannica di Twitter, infatti, che sta gradualmente aumentando il proprio numero di dipendenti, ha pubblicato un annuncio per la ricerca di un dirigente che si dovrebbe occupare delle ‘partnership nel settore entertainment in Gran Bretagna’.
Nella descrizione del posto di lavoro Twitter spiega di cercare una risorsa che abbia ’superbe capacità di gestione dei partner e un’attitudine a portare avanti l’innovazione e a facilitare il cambiamento’. Il candidato deve avere ‘esperienza diretta nell’intrattenimento e l’abilità di discutere con i tradizionali player di questo settore’, oltre ad essere a proprio agio ‘in ambienti che sono in continua evoluzione’.
In breve, Twitter si sta rapidamente evolvendo in ciò che ci si attendeva da lungo tempo che diventasse: una media company. Come già Bebo prima di lei, la piattaforma di social network inizierà a produrre e a pubblicare contenuti propri e di altri produttori. Non è un caso, infatti, se durante le principali serie e show televisivi e persino nei più recenti documentari vengano mostrati in sovraimpressione gli hashtag con diversi trending topic intesi a diventare un consiglio per gli appassionati che stanno già twittando sul programma.
Perciò è particolarmente sensato che Twitter per lo meno sperimenti la possibilità di ospitare propri contenuti unici che possa monetizzare, in modo che gli utenti possano istantaneamente interagire con la piattaforma già al centro di moltissime conversazioni online legate al mondo della televisione e dell’intrattenimento.
Questo potenziale nuovo capitolo per il sito di microblogging rappresenta una prospettiva particolarmente emozionante, specialmente perchè quello dell’uccellino Larry è uno dei pochi social media di questa generazione a non aver tentato la strada dell’offerta pubblica: di conseguenza non ha azionisti a tenergli il fiato sul collo e a scrutare ogni mossa. Twitter, a differenza di Facebook e LinkedIn, può dunque sperimentare liberamente senza finire nel mirino di Wall Street.
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