sabato 5 ottobre 2013

Caro Adinolfi, gioisci: hai avuto l'attenzione che volevi! Il “popolo di ...


Dopo il suo tweet, in rete è scoppiata la polemica: l'ex deputato Pd è tornato e stavolta ha predicato anche contro i campani e la Terra dei Fuochi



Dall'alto (o è dal basso?) del suo account twitter, Mario Adinolfi, giornalista, politico del Pd (ora aderente dell'Agenda Monti) e giocatore di poker, ha tuonato: «Si sono fatti devastare tacendo dalla camorra che ha interrato per anni rifiuti tossici, ora fanno le manifestazioni. Che popolo di merda» . Il chi e il cosa sono piuttosto evidenti: con popolo di merda, si riferiva a chi, abitante della Terra dei Fuochi, ha manifestato ieri, da Orta di Atella a Caivano, il proprio dissenso; e il cosa è la camorra, la terra avvelenata, la storia che dovrebbe sfondare ma che invece rimane confinata ai tabloid. ai blog virtuali e da oggi - ciliegina sulla torta - ai suoi tweet. I tweet di un esperto, di un uomo che si è fatto da solo; che ha lavorato al Tg1, che ora fa politica e che, da buon rappresentate, se la prende con una fetta d'elettorato.


SU TWITTER SONO TUTTI BRAVI... - Se morite ammazzati dai veleni, è colpa vostra. E certo, a furia di suonare ripetitivo, lo dirò ancora una volta: oltre al danno la beffa. Ti viene un cancro o viene ad uno dei tuoi cari; marci contro un male che, effettivamente, non hai causato tu, e devi pure sentirti dare del popolano di merda. Poco importano i numeri, i dati, le statistiche e gli studi. Su twitter, e più in generale sul web tutto, siamo tutti sapienti, saggi ancestrali di un mondo che, nel migliore dei viaggio onirici, esiste solo nella nostra fantasia.


SOLO VISIBILITA'? - Mario Adinolfi, classe '71, romano, la pensa in questo modo. Sarà che in Italia c'è la moda del “se dico tutto il contrario di tutto ottengo visibilità” ma così, francamente, è troppo. Troppo anche per lui, spazzolatore di tavoli da poker e di buffet ai congressi del Pd. Sorvolando sull'italiano del tweet, è il suo contenuto che ferisce più di ogni altra cosa; che proprio ti mette KO, ti fa incapace di capire. Popolo di merda: tre parole che seguono un'altrettanta sconvolgente premessa, «si sono fatti devastare tacendo dalla camorra». La classe dirigente sarà pure specchio del popolo suo elettore, ma delle volte - e ultimamente non sta capitando così di rado - è pure l'esasperazione, l'estremo, il confine ultimo con la ragionevolezza e il buon gusto, con l'onestà e l'educazione. A che pro - viene da chiedersi - scagliarsi così, barbone folto e dita sulla tastiera, contro chi soffre, chi ora urla, si dispera e muore? Visibilità, solo questo? Il problema dell'Italia è che tutti, un po' per uno, ci prendiamo troppo sul serio. A cominciare dai politici, che dimenticano le loro responsabilità e se la prendono con l'elettorato che li ha votati. Per la serie, “se ho fatto male, è colpa vostra. Dovevate essere più furbi: non votandomi”.


05 Ottobre 2013






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